Piano nazionale vaccini: Zanda, FeLSA CISL “già scaduti 500 contratti di somministrazione, senza proroga a rischio campagna vaccinale sulla terza dose”

Roma, 18 novembre 2021 – Sono circa 12.

Roma, 18 novembre 2021 – Sono circa 12.000 i lavoratori con
contratto di somministrazione, tra personale medico e infermieri,
impegnati nel piano nazionale dei vaccini. Da novembre sono già
scaduti contratti per 500 lavoratori somministrati e si prevede che,
senza una proroga, entro fine anno arriveranno a 2.500, mettendo a
rischio la forza lavoro impegnata nella campagna vaccinale sulla
terza dose del vaccino.

A lanciare l’allarme
la Felsa Cisl, la federazione del lavoro atipico, autonomo e
somministrato della Cisl.

«L’apporto dei
lavoratori in somministrazione è stato indispensabile per garantire
in tempi ragionevoli la copertura vaccinale di circa l’80% della
popolazione. Sono lavoratrici e lavoratori professionalmente
qualificati, per i quali c’è un’importante richiesta nel mercato
del lavoro» ha dichiarato il segretario nazionale della categoria
cislina Daniel Zanda.

«Chiediamo
l’immediata proroga di questi contratti e pertanto del contratto di
somministrazione stipulato dalla struttura commissariale con le
Agenzie per il Lavoro coinvolte – ha aggiunto il sindacalista –
perchè la mancata continuità lavorativa di questa persone
comporterebbe l’interruzione della macchina organizzativa,
pregiudicando il proseguo della campagna vaccinale, che non può
permettersi intoppi». «Ogni giorno che passa scadono contratti, con
il contestuale venir meno delle professionalità necessarie per
un’imponente richiamo vaccinale alla terza dose» ha poi
sottolineano. «Il rischio – ha concluso il sindacalista – è che
questi lavoratori, arrivata la scadenza del contratto, si
ricollochino presso altre strutture pubbliche o private, con il
conseguente blocco della macchina organizzativa preposta alla
vaccinazione, che non avrà più le professionalità adeguate per una
campagna di richiamo vaccinale che non può permettersi intoppi o
rallentamenti».