Lavoratori Somministrati in IMR: ci risiamo! Felsa Nidil e Uiltemp del Piemonte aprono lo stato di agitazione

Cuneo, 11 settembre 2019 – Ma cosa sta
succedendo di nuovo in IMR?
La famiglia GALMARINI, proprietaria dello stabilimento,
è realmente a conoscenza di quanto accade nel sito di Mondovì? Come già denunciato
dal sindacato, lo scorso anno, sono stati lasciati a casa una ventina di
lavoratori somministrati assunti a tempo indeterminato attraverso Gi Group, agenzia di
somministrazione di lavoro.

Cuneo, 11 settembre 2019 – Ma cosa sta
succedendo di nuovo in IMR?
La famiglia GALMARINI, proprietaria dello stabilimento,
è realmente a conoscenza di quanto accade nel sito di Mondovì? Come già denunciato
dal sindacato, lo scorso anno, sono stati lasciati a casa una ventina di
lavoratori somministrati assunti a tempo indeterminato attraverso Gi Group, agenzia di
somministrazione di lavoro. Oggi, ancora una volta, prendiamo atto che in IMR
stanno avvenendo altri licenziamenti, compreso quello di un delegato sindacale
senza alcuna motivazione.

Ad agosto 51
lavoratori somministrati
hanno firmato una lettera ufficiale di
richiesta di arretrati
salariali che la IMR deve loro da tempo, e che più volte è stata
oggetto di discussione. La
stessa direzione aziendale, al tavolo di trattativa, ci aveva assicurato che
avrebbe preso in considerazione le richieste solo se i lavoratori le avessero
formalizzate; cos è è stato, peccato però che dopo il ricevimento
della lettera l’azienda
abbia cominciato a mettere in atto azioni intimidatorie nei confronti dei firmatari ed a
licenziare alcuni di questi lavoratori infischiandosene di anzianità contrattuali ( anche
di lunga appartenenza ) e carichi familiari. E TRA QUESTI, ANCHE UN DELEGATO
SINDACALE,
che è stato lasciato a casa senza alcuna spiegazione e
motivazione nè da parte di GiGroup, nè tantomeno da parte di IMR.

Abbiamo deciso di
usare il termine Licenziati perchè è IMR che dice chi sono i lavoratori non più
desiderati, è IMR che recede dal rapporto commerciale con l’agenzia ed attua
tale recesso allontanando le persone dalla fabbrica senza alcuna motivazione
accettabile sul piano logico!

Nel 2018, IMR ,aveva
già fatto la stessa cosa allontanando una ventina di lavoratori tra cui 3 delegati
sindacali con le stesse modalità. Questa azienda sta allontanando in maniera
esponenziale i lavoratori e le lavoratrici per lo più iscritte al
sindacato, delegati e
soprattutto persone che da IMR traevano il proprio sostentamento.

Perchè? Possiamo
continuare a consentire alla Famiglia Galmarini di utilizzare in maniera distorta uno
strumento di legge? Il contratto collettivo della somministrazione
prevede la “messa in disponibilità ” a fronte però di valide e dimostrabili
motivazioni, mentre ancora una volta IMR ha pensato di poter proseguire in una
gestione del lavoro del tutto arbitraria e fuori dalle regole.

Rifacciamo una breve
storia

Per anni IMR ha
affidato ad agenzie che non rispettavano leggi e contratti la somministrazione di
centinaia di lavoratori che si sono susseguiti nel corso degli ultimi 10 anni,
agenzie che non versavano salari e contributi e nei confronti delle quali il sindacato
ha preteso l’applicazione della legge costringendo anche IMR a rispondere in solido
nel 2015 delle mancate contribuzioni e retribuzioni rivendicando ed ottenendo
assunzioni.

Ed è cos è che a
dicembre 2015 IMR decide di affidarsi ad Agenzie come Gi-Group e Synergie ed il
sindacato ottiene l’assunzione a tempo indeterminato tramite Gi-Group di 86 persone
con missioni ( incarichi di lavoro ) a tempo indeterminato (staff leasing) per la
maggior parte di loro, e l’assunzione attraverso Synergie di 40 persone e
l’assunzione presso IMR di circa 30 persone nel 2015 ed altre 30 nel 2016. Il sindacato
riesce ancora nel 2016 a realizzare un accordo che finalmente riconosce la parità
salariale prevista dalle leggi e dai contratti e che IMR scientemente non
applicava.

IMR finalmente paga
i premi e le indennità ….Ma non tutte le maggiorazioni dovute per cui si riapre un
contenzioso non ancora risolto sulle mancate maggiorazioni riconosciute e sugli
“errori” riscontrati nel pagamento dei premi nel 2018.

In tutta risposta si
susseguono incontri spesso procrastinati e sempre inconsistenti, azioni gravi di
ricatto occupazionale nei confronti dei lavoratori somministrati. Le maggiorazioni non
riconosciute sono proprio l’oggetto della lettera di agosto firmata dai 51 lavoratori.

Alla famiglia
Galmarini forse non piace pagare i lavoratori somministrati?
Per
quale motivo in IMR si
preferisce da anni fare ricorso allo strumento della somministrazione
anzichè stabilizzare questi lavoratori di lunghissima durata?

Ormai di temporaneo
questi lavoratori non hanno più nulla ma sono a tutti gli effetti lavoratori
strutturali.

La famiglia
Galmarini ha acquisito nel 2017 una nuova azienda nel gruppo IMR Automotive: la
INDUSTRIAL SUD un’azienda che amplia l’attività del gruppo e che vanta un giro
d’affari di oltre 350 milioni di euro e 2.500 collaboratori tra
Italia, Germania, Polonia,
Spagna ….. e siamo felici che l’investimento sia la scelta strategica di come
affrontare la crisi, ma qualche investimento in più andrebbe orientato anche a
Mondovì e anche sul personale somministrato ….

Ma perchè
licenziare? Per quale motivo? Se la motivazione fosse la crisi temporanea del
settore sarebbe opportuno utilizzare gli ammortizzatori sociali previsti anche per
il personale in somministrazione, peraltro già utilizzati positivamente in
passato.

Per tutte queste
ragioni le Segreteria ed i delegati Nidil , Felsa e Uiltemp aprono da oggi lo stato di
agitazione.