Le nuove tutele del mercato del lavoro: contrattazione, bilateralita’ e welfare. Il ruolo della Felsa.A Monfalcone, la tavola rotonda organizzata dalla Felsa del Friuli Venezia Giulia

Si è tenuta oggi
presso la sede USR CISL Fvg di Monfalcone (GO) l’iniziativa “Le
nuove tutele del mercato del lavoro: contrattazione, bilateralità e
rappresentanza.

Si è tenuta oggi
presso la sede USR CISL Fvg di Monfalcone (GO) l’iniziativa “Le
nuove tutele del mercato del lavoro: contrattazione, bilateralità e
rappresentanza. Il ruolo della FeLSA” durante la quale è
stata presentata la pubblicazione “20 anni di contrattazione e
rappresentanza dei lavoratori somministrati. Il ruolo della FeLSA”.
All’iniziativa, introdotta dal neo-Segretario Generale della FeLSA
CISL FVG Tommaso Billiani hanno partecipato il Segretario Generale
della FeLSA CISL Nazionale Mattia Pirulli, il Segretario Generale
dell’USR CISL Fvg Alberto Monticco, l’AD di Umana SpA Giuseppe Venier
ed il Direttore del servizio politiche del lavoro della Regione FVG
dott. Adriano Cosulich.

Come ha sottolineato in apertura
Tommaso Billiani, il dibattito è stato anche “occasione per
riflettere cosa abbia rappresentato la FeLSA in questi 20 anni nella
tutela delle persone ai margini del mercato del lavoro e quindi più
difficili da raggiungere per il sindacato, per capire anche cosa
potrà essere la FeLSA nel prossimo futuro, al livello nazionale ed a
quello territoriale, per i tanti lavoratori che è chiamata a
rappresentare e per tutta la CISL”.

La somministrazione
continua a crescere anche in Friuli Venezia Giulia: al primo
trimestre del 2018 i lavoratori somministrati in regione sono 15.704,
per quasi la metà concentrati nella provincia di Udine (7.358 pari
al 46,85%), seguita nell’ordine da Pordenone (30,58%), Gorizia
(13,30%) e Trieste (9,27%). Su un totale di occupati, a livello
regionale, di 499.100 unità, la somministrazione rappresenta,
dunque, il 3,15%, un dato significativamente al di sopra di quello
nazionale, fermo al 2,03%.

Una crescita sostenuta se
si considera anche che nel giro di tre anni questa tipologia
contrattuale sfiora addirittura il +50%, spalmandosi in tutti i
settori produttivi, dall’informatica (18%) ai servizi (19%),
passando per l’industria meccanica (8%), elettrica (7%), alimentare
(3,4%), le costruzioni (4,1%) e i trasporti (3,3%) e toccando in modo
importante anche il comparto dell’istruzione (7,1%).

“Come Sindacato –
spiega il neo eletto, nel corso di una tavola rotonda a tema –
dobbiamo intestarci i bisogni dei lavoratori in somministrazione,
potenziando la nostra attività contrattuale all’interno delle
aziende”. Contrattazione per sostenere concretamente anche le due
chiavi di tutela su cui ormai va posta l’attenzione per fare fronte
ad un mercato del lavoro sempre più frammentato: formazione continua
e politiche attive del lavoro.
E su questo, Regione e Cisl
intravedono una strada comune: quella di sviluppare una solida
collaborazione tra il pubblico e il provato abbattendo quello che
fino a poco tempo fa era considerato un vero e proprio taboo.

Il
dott. Coslovich ha fortemente sottolineato l’accordo sulla
formazione continua tra Regione e Agenzie per il Lavoro, rispetto al
quale il segretario generale della Cisl Fvg Alberto Monticco ha
espresso la propria soddisfazione e ha chiesto di andare oltre e
spingere maggiormente sulla costruzione di un modello integrato
pubblico/privato tout court su formazione mirata, riqualificazione e
collocamento/ricollocamento dei lavoratori e dei disoccupati della
Regione FVG.

“Oggi – ha evidenziato Venier – il vero
precario non sta in determinati tipi contrattuali o nei loro termini
di scadenza, quanto nell’utilizzo ch se ne faccia e soprattutto
nell’accesso (o meno) alla formazione continua e alle politiche
attive del lavoro”, meccanismi di arricchimento delle competenze
trasversali che consentano e semplifichino la mobilità dei
lavoratori in un mercato del lavoro flessibile in continua
evoluzione.
“Sicuramente – sintetizza il segretario
nazionale della Felsa, Mattia Pirulli – in alcuni casi la
somministrazione è stata oggetto di comportamenti distorsivi, che
hanno spesso snaturato l’origine virtuosa di questa tipologia
contrattuale che incarna il principio della flexsicurity. Oggi la
sfida, anche delle parti sociali, è quella di trovare soluzioni
innovative, ponendo la somministrazione nella fascia alta del mercato
del lavoro, ed evitando di fare dumping al ribasso penalizzando i
lavoratori”

Rassegna: www.http://www.ilfriuli.it/articolo/Cronaca/In_Fvg_cresce_il_lavoro_somministrato-points-_verso_un_modello_integrato_pubblico-privato/2/186607