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Somministrati Ministero Interno: urgente confronto, prosegue mobilitazione
3 gennaio 2023

Roma, 3 gennaio 2023 - Dal 1 gennaio centinaia di lavoratrici e lavoratori somministrate e somministrati del Ministero dell'Interno, che si occupavano di dare una soluzione lavorativa e di vita a migliaia di persone migranti aventi diritto alla regolarizzazione, sono disoccupati.

Per coloro che erano contrattualizzati con Gigroup e assegnati nelle Questure è stato istruitao un avviso di procedura negoziata con clausola sociale - così come richiesto dalle Organizzazioni Sindacali per dare continuità ai lavoratori precedentemente assunti - sulla quale però non si ha contezza dei tempi applicativi.

Per le Commissioni territoriali è stata fatta una proroga sino a fine marzo ma senza una chiara prospettiva futura, mentre sulle Prefetture, centrali per le domande di emersione e con funzioni applicative sui flussi programmati, ad oggi nulla è stato fatto per dare continuità al servizio e al lavoro dei somministrati impiegati.

Le OO.SS ribadendo il grave errore del Governo di non aver trovato una soluzione tale da consentire la proroga dei contratti per tutte le persone coinvolte, contraddicendo anche le volontà diffuse sui territori comunicate dalle stesse Prefetture, richiedono con forza l'apertura di un vero confronto che possa dare una soluzione occupazionale e di servizio stabile e temporalmente lunga.

Le OO.SS oltre a richiedere al Ministero rispetto per le persone che hanno lavorato e che hanno diritto alla chiarezza, ritengono un gravissimo errore non dare continuità di servizio; l'immigrazione, lo ribadiamo, non è una emergenza e vanno trovate soluzioni strutturali potenziando i servizi.

Per questi motivi è stata trasmessa una richiesta di incontro urgente con il Capo dipartimento delle libertà civili e immigrazione. A sostegno di tale richiesta di confronto, verranno programmate nel corso della prossima settimana iniziative territoriali, riservandoci di intraprendere ulteriori iniziative nazionali, nel caso in cui le problematiche sottoposte non dovessero ricevere risposte adeguate.

CONTINUITÀ DI SERVIZIO E OCCUPAZIONALE PER TUTTE E TUTTI!