L’aula del Senato ha approvato oggi la proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese. Il testo, che è già stato approvato dalla Camera, non ha subito modifiche, ed è nato da una iniziativa della Cisl. I sì sono stati 85, contrari 21 senatori e astenuti 28.
Di seguito la Lettera della Segretaria Generale Daniela Fumarola alle iscritte e agli iscritti
Carissima, Carissimo,
oggi possiamo finalmente dire: ce l’abbiamo fatta.
La proposta di legge popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese è
diventata ufficialmente legge dello Stato.
La “Legge Sbarra” è il coronamento di una marcia lunga fatta di migliaia di assemblee e
presìdi, di confronto e ascolto, di impegno concreto. Un cammino durato due anni, partito
da una raccolta firme che ha portato quasi 400.000 adesioni in tutte le regioni, nei luoghi di
lavoro, nelle piazze, nelle sedi, sui territori.
Per la prima volta in Italia, una legge di iniziativa popolare dà attuazione a un principio
costituzionale, riconoscendo e incentivando, attraverso la contrattazione, la partecipazione
attiva dei lavoratori alla vita delle imprese, come previsto dall’articolo 46 della nostra Carta
fondamentale. Un traguardo che resterà nella storia del mondo del lavoro italiano. Ma soprattutto
è l’inizio di una nuova fase per le relazioni industriali del nostro Paese.
Si tratta di un cambiamento profondo, che promuove quattro forme di partecipazione:
organizzativa, gestionale, economico-finanziaria e consultiva.
Si punta così a:
– salari più alti, maggiore sicurezza, benessere lavorativo;
– giustizia e democrazia in azienda;
– un sistema inclusivo, aperto a tutte le imprese, senza distinzioni di dimensione o settore;
– un nuovo protagonismo di chi lavora nelle scelte strategiche della propria azienda
Il CNEL garantirà il monitoraggio e l’evoluzione della norma nel tempo.
Una risposta concreta, moderna e democratica alle sfide di un mondo che cambia e di un
lavoro che si trasforma con esso. Una riforma che guarda al futuro e rilancia l’idea di un
sindacato vicino alle persone, contrattualista, propositivo, autonomo e capace di cambiare
le cose davvero.
Si conclude nel migliore dei modi una tappa fondamentale della nostra battaglia per la democrazia
economica e il protagonismo sociale. Ora inizia un nuovo cammino. Nei contratti,
nei luoghi di lavoro, nelle relazioni industriali quotidiane: la partecipazione deve diventare
realtà vissuta.
Ringrazio chi ha reso possibile tutto questo, dentro e fuori il Parlamento. E un grazie speciale
va a tutte le Cisl regionali, interregionale, territoriali, alle Federazioni di categoria, al sistema
servizi, ai Rsu, Rls dei Pensionati, Rsa, che hanno creduto in questo progetto fin dall’inizio,
imprimendo con coraggio una direzione chiara e riformista alla nostra azione.
La Cisl c’è. Sempre. E continuerà a esserci, ancora con più forza, al fianco di chi lavora per
costruire un Paese più giusto, libero e partecipato.
Un saluto colmo di affetto
Daniela Fumarola