Accoglienza profughi, nel settore della somministrazione sostegno, formazione e lavoro

Roma, 04/05/2022 – FeLSA CISL,
NIdiL CGILeUILTemp, le categorie sindacali che organizzanoe
rappresentano i lavoratori in somministrazione in data odierna hanno
reso operativo per tutto il settore della somministrazione
l’Accordo sottoscritto con Assolavoro in data 9 Aprile a sostegno dell’accoglienza,per tutti coloro che sono sottoposti a protezione internazionale e temporanea,con l’intento
di mettere in campo una serie di azioni volte ad agevolare
l’inclusione e l’inserimento socio-lavorativo.

Roma, 04/05/2022 – FeLSA CISL,
NIdiL CGILeUILTemp, le categorie sindacali che organizzanoe
rappresentano i lavoratori in somministrazione in data odierna hanno
reso operativo per tutto il settore della somministrazione
l’Accordo sottoscritto con Assolavoro in data 9 Aprile a sostegno dell’accoglienza,per tutti coloro che sono sottoposti a protezione internazionale e temporanea,con l’intento
di mettere in campo una serie di azioni volte ad agevolare
l’inclusione e l’inserimento socio-lavorativo.

La
crisi in Ucraina ha accelerato un percorso che era già in programma
e che oggi ha trovato la propria formalizzazione. “Abbiamo voluto
fortemente promuovere queste attività formative e di sostegno, a favore
di tutte le donne e gli uomini che necessitano di protezione
umanitaria e che versano in condizioni di difficoltà economiche, ma
anche sociali e di integrazione – commentano
le Organizzazioni Sindacali -l’auspicio è che questo aiuto concreto rappresenti un’opportunità reale
nell’immediato
e offra una prospettiva di vita e lavoro nel nostro Paese. Allo
stesso tempo ci auguriamo che anche lavoratrici e lavoratori del
comparto si attivino direttamente a favore di chi oggi vive un momento
di difficoltà, accogliendo e rendendosi disponibili a dare un aiuto
a chi ne ha più bisogno. Quello della Somministrazione è un settore
privato che ha messo a disposizione le proprie risorse, con le sue
articolazioni della bilateralità, a favore di donne e uomini
migranti, estremamente bisognosi di misure che favoriscano
sostegno,assistenza e opportunità di inclusione sociale.”

L’accordo
prevede una serie di misure di sostegno e di formazione, volte a
favorire l’inserimento lavorativo dei soggetti rifugiati. Riguardo ai
percorsi di formazione, dopo un “bilancio
delle competenze” sono previste due fasi. Al termine della prima
fase di formazione base di “lingua italiana”
e “di cultura ed educazione civica italiana” sarà rilasciato un
attestato di frequenza necessario, poi, per accedere alla successiva
fase di formazione professionale, (a meno che il lavoratore o la
lavoratrice non dimostrino di possedere già le conoscenze necessarie
per accedere direttamente).

Per
sostenere concretamente quanti prenderanno parte ai percorsi
di Formazione saranno riconosciuti un’indennità di frequenza e il un
rimborso per le eventuali spese sostenute per vitto, alloggio
e trasporto, oltre a una indennità una tantum pari a 1.000 euro, a
conclusione del primo percorso formativo tracciato dal Bilancio delle
Competenze previsto.

Sempre
con l’obiettivo di favorire la fruizione e incentivare la
partecipazione a questi percorsi formativi, è previsto l’accesso
agevolato alle prestazioni dell’ente bilaterale di
settore Ebitemp, relative ai contributi per sostenere le spese per asilo nido e per l’acquisto di materiale didattico e libri a favore dei figli
o di quanti siano studenti lavoratori.

Un
forte incentivo a partecipare a queste iniziative di inclusione sarà
offerto anche ai lavoratori somministrati che vorranno direttamente
partecipare alle azioni di sostegno e di accoglienza in
favore dei rifugiati, attraverso ospitalità, adozione,affidamento
e ricongiungiment ifamiliari.

A
quanti si attiveranno in questa direzione sarà riconosciuta, sempre
per il tramite di Ebitemp,un’indennità una tantum pari a 1.000 euro
lordi, e, in caso di accoglienza di minore di anni 18 o di donna in
gravidanza, pari a 1.500 euro lordi.

Infine, l’accordo prevede due nuove prestazioni erogate da Ebitemp:

  • il rimborso
    per assistenza psicologica per sè o per i propri familiari fino al
    2° grado di parentela/affinità,nel limite massimo di 200 euro ad
    assistito e

  • il rimborso per l’acquisto di beni prima necessità bebè,quindi le spese per beni necessari
    alla cura del proprio figlio fino a 3 anni di età (es. passeggino,
    fasciatoio, culla, omogeneizzati ecc.).
    Questo rimborso è riconosciuto per ciascun figlio nel limite massimo
    di 800 euro.

Le OO.SS Sindacali ritengono che le misure individuate siano le politiche giuste di sostegno e accoglienza verso tutti coloro che entrano nel nostro Paese per sfuggire dalle Guerre e
dalle repressioni.