Anpal Servizi: la mobilitazione continua. Ancora una volta risposte insoddisfacenti dall’azienda

Comunicato unitario

Roma, 12 giugno 2019 – A
seguito delle nostre pressanti sollecitazioni, si è svolto oggi
presso la sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un
incontro con i rappresentanti delle categorie First Cisl Felsa Cisl
Fisac CGIL Nidil CGIL Uilca UIL Uiltemp, cui hanno partecipato il
Sottosegretario del Ministero del Lavoro, Claudio Cominardi, la
Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Nunzia Catalfo, il
Capo di Gabinetto del Ministro, Vito Cozzoli, il consulente Avv.

Comunicato unitario

Roma, 12 giugno 2019 – A
seguito delle nostre pressanti sollecitazioni, si è svolto oggi
presso la sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un
incontro con i rappresentanti delle categorie First Cisl Felsa Cisl
Fisac CGIL Nidil CGIL Uilca UIL Uiltemp, cui hanno partecipato il
Sottosegretario del Ministero del Lavoro, Claudio Cominardi, la
Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Nunzia Catalfo, il
Capo di Gabinetto del Ministro, Vito Cozzoli, il consulente Avv.
Giovanni Capizzuto, il Capo Ufficio Stampa del Ministro, Luigi Falco,
l’Amministratore Unico di Anpal Servizi, Mimmo Parisi, l’Ing.
Tringali ed il management aziendale.

In
apertura di confronto, Cominardi ha ribadito l’attenzione del
Governo sulla vertenza Anpal Servizi e che, a tal fine, sono stati
proposti emendamenti nell’ambito del Decreto Crescita per avviare
procedure concorsuali di selezione per il triennio 2019-2021.

I
rappresentanti dell’Azienda, nel comunicare che il CdA di Anpal
stamattina ha approvato il Piano di riorganizzazione aziendale di
Anpal Servizi, hanno informato della volontà di predisporre un piano
di stabilizzazione triennale del personale precario, subordinato alla
stipula delle convenzioni con le Regioni prevista entro il 15 luglio
prossimo e al parere della Funzione Pubblica sulle modalità di
selezione.

Il
piano prevederebbe 3 step:

1.
Entro la fine del 2019 circa 200 assunzioni a tempo indeterminato con
procedura ad evidenza pubblica;

2.
Ulteriori 100-150 stabilizzazioni avverranno entro la metà del 2020
nell’ambito del Piano di supporto organico dei Centri per
l’Impiego;

3.
In autunno 2021, 100-150 assunzioni utilizzando anche i fondi del PON
del settennato 2021-2027.

Le
OO.SS. reputano insoddisfacenti gli esiti del tavolo, in quanto gli
impegni presentati da Governo ed Azienda sono apparsi vaghi e
contradditori, dal momento che l’avvio del Piano Industriale è
subordinato alla stipula delle convenzioni con le Amministrazioni
Regionali, cos è come previsto in sede di Conferenza Unificata
sull’avvio del Reddito di Cittadinanza.

Al
netto di quanto sopra, permangono diverse criticità relative a:

  • l’avvio
    di un Piano di stabilizzazione concreto per tutti i CTD e i
    Collaboratori, considerato che dai numeri forniti non sarebbe
    coperta tutta la platea degli attuali precari e di quelli cessati di
    recente. E’ inoltre indispensabile prevedere riserve e/o
    premialità che consentano l’assunzione delle attuali
    professionalità, anche attraverso la rivisitazione dei regolamenti
    aziendali.

Allo
stesso tempo, abbiamo sollecitato la verifica della possibilità di
prevedere assunzioni anche in accordo con le singole Regioni;

  1. risorse
    ad hoc che garantiscano la sostenibilità dei succitati percorsi;

  2. l’importanza
    di rivisitare l’attuale accordo sui CIT alla luce delle nuove
    fonti di finanziamento e in coerenza con quanto sopra;

  3. la
    necessità di aprire immediatamente tavoli di confronto con Anpal
    Servizi per la risoluzione degli aspetti contrattuali e retributivi
    dei dipendenti.

Sul
punto le OO.SS. hanno ribadito la necessità di addivenire con
rapidità al rinnovo del CCAL, sia nella componente normativa che
economica, dell’avvio immediato dei piani di adeguamento
retributivo per i dipendenti, le cui risorse sono state già
stanziate, e di tutti gli altri istituti contrattuali e di
conciliazione attualmente non rinnovati. Tutti aspetti sui quali
l’Azienda non ha fornito alcuna risposta, rimandando anche la
possibilità di insediare i tavoli di confronto.

Chiediamo
dunque con forza che l’Azienda definisca la mission strategica nel
medio-lungo termine e su quali affidamenti finanziari poggiare gli
impegni assunti.

Le
OO.SS. ritengono ancora aperta la vertenza, motivo per cui abbiamo
chiesto un aggiornamento del tavolo istituzionale nei prossimi 10-15
giorni, auspicando che Ministero e Azienda forniscano riscontri
puntuali alle nostre istanze. Lo stato di agitazione continua!