Introdotto come misura a sostegno delle famiglie, l’Assegno unico e universale per figli a carico è rivolto ai lavoratori dipendenti, somministrati, autonomi e anche a disoccupati, inoccupati e pensionati. L’importo varia in base alla condizione economica del nucleo familiare a seconda dell’indicatore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Ecco come funziona.
Introdotto come misura a sostegno delle famiglie, l’Assegno unico e universale per figli a carico è rivolto ai lavoratori dipendenti, autonomi e anche a disoccupati, inoccupati e pensionati. L’importo varia in base alla condizione economica del nucleo familiare a seconda dell’indicatore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Ecco come funziona. Chi ha diritto all’Assegno unico 2023? Come precisa l’Inps, l’Assegno unico e universale, istituito con il dlgs. 230/2021, viene attribuito per ciascun figlio a carico della famiglia fino al compimento dei 21 anni. In caso di figli disabili, non è previsto alcun limite di età. L’idea di un contributo unico per riordinare e migliorare le misure a sostegno dei figli a carico risale a quasi dieci anni fa, con l’atto Senato 1473 del 2014. Con il susseguirsi dei governi, il tema è tornato al centro del dibattito, raccogliendo in alcune occasioni anche un sostegno trasversale. Con la seduta del 21 luglio 2020, la Camera dei Deputati ha approvato l’intervento all’unanimità, con 452 voti favorevoli. Un evento storico per i lavori parlamentari. Gli obiettivi sono cos è riassumibili:
L’assegno pertanto
Entrando nel dettaglio, è riconosciuto:
In quest’ultimo caso, l’Assegno è erogato a patto che:
Sono fissati anche dei requisiti per quanto riguarda il richiedente, che può essere il genitore tanto quanto chi esercita la potestà parentale:
Il sostegno spetta anche ai lavoratori co.co.co., in quanto è un’attività qualificabile come autonoma. Come riportato dal messaggio Inps n. 4748 del 31 dicembre 2021, la domanda può essere inoltrata:
HAI BISOGNO DI UNA CONSULENZA? CONTATTA IL NOSTRO CAFCome funziona l’Assegno unico 2023?Assegno unico e ISEE sono collegati tra loro per determinare l’ammontare della misura di sostegno. L’importo è infatti calcolato sulla base della condizione economica del nucleo familiare. Questa viene verificata attraverso l’indicatore Isee in corso di validità: più è basso, maggiore sarà l’importo. Va ricordato che l’ISEE viene calcolato dall’Inps attraverso una piattaforma apposita e in seguito l’ente previdenziale fornisce l’attestazione agli interessati. L’operazione richiede la compilazione e la presentazione della DSU, la Dichiarazione Sostitutiva Unica, nella quale vengono riportati i dati aggiornati sul nucleo familiare.
Dal momento che è una misura universale, l’Assegno unico può essere richiesta anche in assenza di Isee o se questo risulti superiore alla soglia di 43.240 euro. Ad essere corrisposti saranno, in questo caso, gli importi minimi previsti dalla normativa. La presentazione della DSU può avvenire con diverse modalità:
Per le domande all’Assegno presentate dopo il 30 giugno 2023, decorre dal mese successivo a quello della presentazione. Il suo importo viene determinato in base all’ISEE al momento della domanda. L’assegno viene erogato dall’Inps:
Il periodo di versamento dell’importo mensile va da marzo al febbraio dell’anno successivo. L’importo non concorre alla formazione del reddito ai fini IRPEF, dal momento che è esente. HAI BISOGNO DI UNA CONSULENZA? CONTATTA IL NOSTRO CAFQuante deve essere l’ISEE per l’Assegno unico 2023La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una maggiorazione dell’8,1% per l’Assegno unico e universale per figli a carico. L’intervento segue quanto stabilito dal dlgs. 230/2021, tenendo conto della variazione annua del FOI, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, utilizzato dall’Istat per monitorare l’andamento dell’inflazione. È passata da 15.000 a 16.215 euro la soglia che permette di beneficiare del massimo importo dell’Assegno. Allo stesso tempo, il tetto dei 40.000 euro, oltre al quale si aveva diritto all’importo minimo, è stato alzato a 43.240. Le soglie che intercorrono tra quella minima e quella massima sono state ampliate in misura eguale. Sempre la Legge di Bilancio 2023 ha previsto per alcune categorie di beneficiare una maggiorazione del 50% sull’ammontare della misura di sostegno, a decorrere da gennaio 2023. In particolare, l’importo sale del 50% durante il primo anno di vita del figlio a carico, cos è come per ciascun figlio con un’età compresa tra 1 e 3 anni, per le famiglie numerose. Si intendono quei nuclei composti da tre o più figli, con un ISEE fino a 40.000. L’incremento del 50% coinvolge anche la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico: è passata da 100 a 150 euro. HAI BISOGNO DI UNA CONSULENZA? CONTATTA IL NOSTRO CAFQuali sono le fasce ISEE per l’Assegno unico?A seguito della maggiorazione dell’8,1%, l’importo base dell’Assegno unico segue questo schema:
Nell’ipotesi di affidamento condiviso dei figli:
Se le parti hanno raggiunto un accordo in sede di separazione, il sostegno può essere riscosso totalmente da solo uno dei genitori. Chi invece percepisce il Reddito di Cittadinanza vedrà addebitato l’Assegno unico a partire da marzo 2023, come integrazione al sussidio. L’entrata in vigore dell’Assegno ha abrogato alcune precedenti misure di sostegno alla natalità, assorbite nella nuova disciplina:
D’altro canto, non include e non limita gli importi del bonus asilo nido.
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