Aumentano I Contratti A Tempo Indeterminato Nella Somministrazione

A circa due anni dalla sottoscrizione dell’ultimo CCNL di settore, siglato a febbraio 2014, abbiamo avuto, quale cambiamento maggiormente significativo nel nostro settore, l’aumento dei contratti a tempo indeterminato.

A circa due anni dalla sottoscrizione dell’ultimo CCNL di settore, siglato a febbraio 2014, abbiamo avuto, quale cambiamento maggiormente significativo nel nostro settore, l’aumento dei contratti a tempo indeterminato. Secondo i dati forniti dall’osservatorio di Ebitemp a marzo 2016 i tempi indeterminati sono circa 38.000, un anno fa nello stesso periodo erano 17.000. Il numero medio mensile di occupati interinali mostra un aumento del 6,4% su base annua (+0,3% gli occupati a tempo determinato e +112% gli assunti a tempo indeterminato). I lavoratori occupati a marzo 2016 sono 465 mila, di cui il 10,9% a tempo indeterminato, contro il 5,5% di marzo 2015. Il rapporto fra occupazione in somministrazione e occupazione totale passa all’1,52% contro l’1,38% di marzo 2015. Rispetto al complesso dell’occupazione a termine la somministrazione pesa per il 14,7% a marzo 2016 contro il 13,3% di marzo 2015. Sarebbe fuorviante pensare che tali aumenti non siano dovuti anche agli sgravi fiscali che il Governo ha messo a disposizione per tutte quelle imprese che nel corso del 2015 hanno assunto personale a tempo indeterminato. Va però sottolineato che questo trend di crescita trova le sue origini anche prima di tale incentivo e tutto ciò non può che essere di buon auspicio per un ulteriore aumento di tempi indeterminati. Da sempre, per la CISL e per la FeLSA, la somministrazione ha rappresentato un sistema di buona flessibilità che sa coniugare un sistema di tutele per il lavoratore con una flessibilità che sempre più spesso il mercato del lavoro richiede. Proprio per questo va evidenziato come nel lavoro somministrato a tempo indeterminato il sistema di tutele non è solo rappresentato dal sistema di Welfare rappresentato dagli enti Bilaterali contrattuali Ebitemp (che eroga Prestazioni Integrative), Forma.Temp (Fondo per la formazione), Fondo di Solidarietà (Fondo costituito all’interno di Forma.Temp per l’integrazione al redito) e Fonte (Previdenza Complementare). Negli anni sono stati costruiti anche percorsi a sostegno della parità di parità di trattamento, dell’occupabilità e del reinserimento del lavoratore (Art.25 – Procedura in Mancanza di Occasioni di Lavoro, rafforzamento della formazione, ecc..) e, non ultimo, uno sviluppo della rappresentanza dei lavoratori somministrati. Tutto ciò non può che essere visto dalla FeLSA come un ottimo punto di partenza per andare a rafforzare lo sviluppo del tempo indeterminato a sostegno di una stabilità sempre maggiore dei lavoratori somministrati.