Comunicato Sindacale: Indennità Covid 19 per i lavoratori in somministrazione del comparto sanità

Roma, 02 agosto 2021 – Le Segreterie Nazionali di Felsa CISL, NIdiL Cgil, UILTemp esprimono
profondo disappunto per la mancata emanazione del decreto con il
quale, Ministero della salute, Ministero dell’economia e delle
finanze e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, avrebbero
dovuto, sulla base dei dati certificati, inviati dalle Regioni,
determinare l’importo e la modalità di erogazione dell’indennità,
già prevista nel suo ammontare complessivo, dalla legge di
conversione del c.

Roma, 02 agosto 2021 – Le Segreterie Nazionali di Felsa CISL, NIdiL Cgil, UILTemp esprimono
profondo disappunto per la mancata emanazione del decreto con il
quale, Ministero della salute, Ministero dell’economia e delle
finanze e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, avrebbero
dovuto, sulla base dei dati certificati, inviati dalle Regioni,
determinare l’importo e la modalità di erogazione dell’indennità,
già prevista nel suo ammontare complessivo, dalla legge di
conversione del c.d. Decreto Sostegni, in favore dei lavoratori in
somministrazione del comparto sanità che hanno prestato servizio
durante la fase più acuta dell’emergenza epidemiologica. Entro lo
scorso 21 luglio, infatti, i sopracitati Ministeri avrebbero dovuto
emanare il decreto con il quale doveva concludersi il percorso per il
riconoscimento dell’indennità spettante ai singoli lavoratori in
somministrazione del comparto sanità, impegnati, in prima linea,
nella dura battaglia contro la pandemia. Come Segreterie Nazionali,
avevamo accolto con soddisfazione il provvedimento legislativo,
frutto anche di diverse iniziative territoriali, presidi,
sollecitazioni formali alle istituzioni, culminati in uno sciopero
nazionale, il primo del comparto, lo scorso 24 luglio 2020. Tuttavia,
a poco più di un anno di distanza, dobbiamo constatare con profondo
rammarico che, nonostante in riconoscimento per legge dell’indennità
a favore delle nostre lavoratrici e lavoratori, si è di fatto, a
seguito della mancata emanazione del consequenziale decreto, reso
inesigibile un diritto legislativamente riconosciuto. Riteniamo
pertanto doveroso che tutte le Istituzioni coinvolte si attivino con
celerità per il ripristino delle condizioni di legalità, ponendo
cos è immediatamente fine ad una condizione di oggettiva disparità
che vede coinvolte le lavoratrici ed i lavoratori in somministrazione
del comparto sanità, che, al pari degli altri colleghi di settore,
hanno contribuito in maniera essenziale a fronteggiare l’emergenza
sanitaria che ha segnato il nostro Paese. Riteniamo altresì, in
mancanza di solleciti riscontri, evidenziare che si valuteranno tutte
le azioni possibili al fine di tutelare i diritti dei lavoratori
ingiustamente lesi da una mancata applicazione di quanto per legge
previsto.