Covid 19: l’OCSE annovera tra le buone prassi il sistema della somministrazione per gli interventi a sostegno dei lavoratori di settore durante l’emergenza sanitaria

Arriva anche dall’OCSE un importante riconoscimento per il lavoro svolto dal sistema della somministrazione italiana durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Arriva anche dall’OCSE un importante riconoscimento per il lavoro svolto dal sistema della somministrazione italiana durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’edizione 2020 del Rapporto sulle prospettive occupazionali redatto dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, incentrato sulla sicurezza dei lavoratori e sulla crisi, annovera infatti l’esperienza del nostro Paese tra le buone prassi a livello internazionale.

Le misure adottate in Italia sono state inoltre oggetto di due specifici focus a livello europeo nel corso degli incontri tenuti nel mese di giugno: il primo promosso da ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e WEC (Confederazione rappresentativa delle Agenzie per il Lavoro), dal titolo “Fare il punto sull’impatto occupazionale e sui servizi per il lavoro”, ed il secondo organizzato da WEC e UNI Europa (che associa le Organizzazioni Sindacali del mondo della somministrazione) intitolato “Tutelare i lavoratori, salvaguardare il lavoro e prepararsi per il rilancio”.

Come FeLSA ed Assolavoro siamo stati invitati ad illustrare le azioni messe in campo congiuntamente da Organizzazioni Sindacali e Associazioni datoriali per fronteggiare la crisi, finalizzate a garantire la continuità occupazionale, l’erogazione tempestiva dei trattamenti di integrazione salariale (ammortizzatori sociali) ed il pagamento degli stipendi alle scadenze naturali, grazie anche ad un corposo intervento della Bilateralità. Tutto questo è stato accompagnato dall’ampliamento delle prestazioni erogate da Ebitemp, consistenti in diarie nei casi di ricovero ospedaliero e isolamento domiciliare, cure per la riabilitazione respiratoria, contributi in caso di decesso a seguito di positività al coronavirus, oltre che per servizi di baby-sitting e cure domiciliari. Tali iniziative saranno a breve ulteriormente arricchite mediante il riconoscimento di un contributo per l’acquisto di materiale informatico per lo svolgimento della didattica a distanza e dell’attività lavorativa in modalità smart working, l’integrazione dell’importo del congedo parentale e una quota per l’iscrizione dei figli ai campi estivi.

Senza dimenticare il “Diritto mirato alla formazione”, misura di politica attiva volta al reinserimento occupazionale dei soggetti espulsi dal mercato che consente al lavoratore di svolgere il proprio percorso presso un’Agenzia per il Lavoro a sua scelta e con un vincolo di placement del 35%.