Il 9 febbraio prima mobilitazione nazionale dei Navigator

Si svolgerà a Roma nel presidio nazionale in piazza Montecitorio e sui territori presso le Prefetture Regionali, la prima mobilitazione dei Navigator, organizzata da FeLSA CISL, NIdIL Cgil e UILTemp Uil: figure professionali ad alta specializzazione, in forza presso Anpal Servizi e dedicati alla delicata gestione del Reddito di Cittadinanza ma che per le competenze e le esperienze maturate nel loro mandato possono avere un ruolo indispensabile nella complessa riforma del sistema delle Politiche Attive del Lavoro di cui da sempre la FeLSA insieme alla CISL Confederale, sostiene l’urgenza di procedere ad una revisione profonda e ad un forte rafforzamento.

Si svolgerà a Roma nel presidio nazionale in piazza Montecitorio e sui territori presso le Prefetture Regionali, la prima mobilitazione dei Navigator, organizzata da FeLSA CISL, NIdIL Cgil e UILTemp Uil: figure professionali ad alta specializzazione, in forza presso Anpal Servizi e dedicati alla delicata gestione del Reddito di Cittadinanza ma che per le competenze e le esperienze maturate nel loro mandato possono avere un ruolo indispensabile nella complessa riforma del sistema delle Politiche Attive del Lavoro di cui da sempre la FeLSA insieme alla CISL Confederale, sostiene l’urgenza di procedere ad una revisione profonda e ad un forte rafforzamento. Ciò si rende necessario affinchè le misure
messe in campo a livello centrale e locale siano realmente in grado
di generare nuova occupazione e accompagnare i lavoratori espulsi nel
difficile percorso di ricollocazione. Un’esigenza ancora più
impellente e che rischia di coglierci impreparati in vista della
imminente scadenza del blocco dei licenziamenti. Se pensiamo poi ai tanti giovani e alle donne che più di tutti hanno pagato il caro prezzo della disoccupazione come effetto alla fase “pandemica”, non sono più procrastinabili investimenti seri in termini di risorse umane e riorganizzazione degli assetti per la creazione di azioni utili a sostenere chi è alla ricerca di una prima o nuova occupazione. Ad oggi infatti i Navigator sono le uniche professionalità a sostenere chi è ai “margini”.

“Perchè ciò possa realizzarsi – sostiene Mattia Pirulli, Segretario Generale della FeLSA in una nota – è indispensabile
garantire continuità a questi lavoratori, prorogando i contratti che
scadranno il prossimo 30 aprile. Ma ancora oggi, in prossimità di
questo termine, l’argomento Navigator resta tabù per il Governo.
Vani sono stati tutti i tentativi di interloquire con il Ministero
del Lavoro, che si è mostrato sordo e poco incline – per non dire
indifferente – ad avviare un confronto di merito sul tema, magari
coinvolgendo anche le Regioni nella loro qualità di soggetti gestori
delle politiche del lavoro. Tutto ciò appare ancora più
incomprensibile considerato che lo stesso Ministero ha più volte
indicato queste figure come la soluzione alla povertà: oggi non li
si ritiene degni nemmeno di un confronto sul loro possibile futuro.

Così come occorre una regia nazionale, esercitata
dal Ministero per il tramite di Anpal Servizi, non si può immaginare
di calare dall’alto scelte simili, senza che siano concordate e
portate avanti convintamente da tutti gli attori. Il rischio, già
sperimentato, è che i Navigator risultino dei “corpi estranei”
ed isolati piuttosto che costituire, come auspichiamo, dei fattori
strutturali di cui il nostro mercato del lavoro ha estremo bisogno
per produrre i risultati attesi. Non si può pensare di cancellare
con un colpo di spugna le esperienze maturate, le conoscenze
professionalità, ripartendo ogni volta da zero.

Sono queste le motivazioni che ci hanno spinto ad
organizzare per il 9 febbraio un presidio presso il Parlamento e le
Prefetture. Il giusto epilogo per questo paradosso: recarsi sotto la
sede di chi li ha tanto voluti per comprendere cosa vogliano fare del
loro destino, ma soprattutto quale idea abbiano per il futuro del
lavoro (e dei lavoratori)”
conclude il Sindacalista.