Ipsos, collaboratori oggi in presidio a Milano per dire no a esternalizzazioni e chiedere migliori condizioni di lavoro

Roma, 7 giugno 2022 – Questa mattina i collaboratori IPSOS di
Milano hanno manifestato numerosi davanti alla sede di via Tolmezzo.

Roma, 7 giugno 2022 – Questa mattina i collaboratori IPSOS di
Milano hanno manifestato numerosi davanti alla sede di via Tolmezzo. Soddisfazione dei sindacati FeLSA CISL, NIdiL CGIL e UILTemp, che
hanno proclamato lo stato di agitazione e la mobilitazione dei
co.co.co. per denunciare la situazione lavorativa nelle sedi italiane
della multinazionale francese. In programma un altro presidio a Bari,
martedi 14 giugno. Sono circa 150 le lavoratrici e i lavoratori
impiegati con contratti di collaborazione nelle sedi di Milano e Bari
della nota società che opera nel settore delle ricerche di mercato
e dei sondaggi di opinione.

Nei mesi scorsi, i Sindacati hanno più
volte incontrato IPSOS per conoscere le prospettive lavorative e
discutere delle condizioni di lavoro, tra cui l’organizzazione di
turni e orari, il compenso come previsto da accordo collettivo di
settore, la regolamentazione del lavoro da remoto. Nonostante le
dichiarazioni d’intenti ai tavoli sindacali non sono mai seguiti atti
concreti e, nel tempo, la situazione è oltremodo peggiorata. In
aggiunta, a preoccupare lavoratori e Sindacati è la comunicazione
fatta dall’Azienda di voler esternalizzare la recente aggiudicazione
della gara di appalto per lo svolgimento di un servizio per conto di
TIM. Complessivamente, l’esternalizzazione dell’appalto determinerà
la riduzione di circa il 20% del monte orario e quindi del reddito di
quest’anno.

“Il presidio di questa mattina a Milano – affermano
Francesca Piscione per FeLSA CISL, Giuseppe Benincasa per NIdiL CGIL
e Gianvincenzo Benito Petrassi per UILTemp – è solo l’inizio di un
percorso di mobilitazione delle collaboratrici e dei collaboratori di
IPSOS che per troppo tempo hanno dovuto accettare loro malgrado
condizioni di lavoro precarie oltre a compensi non in linea con gli
accordi nazionali che regolamentano il settore delle ricerche di
mercato. L’esternalizzazione della commessa TIM poi è il modo
peggiore con il quale l’azienda risponde alle richieste di
continuità occupazionale e di reddito di chi lavora da anni per
IPSOS. La protesta continuerà martedì 14 giugno a Bari e in assenza
di risposte da parte dell’azienda prenderemo in considerazione
ulteriori forme di dimostrazione del nostro dissenso che decideremo
come sempre insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori”.