Jobs Act. Petteni (Cisl): ” Governo Deve contrastare Uso Distorto Di Somministrazione E Voucher”

“Il Governo deve contrastare l’uso distorto di somministrazione e voucher”.

“Il Governo deve contrastare l’uso distorto di somministrazione e voucher”. Lo sottolinea il Segretario Confederale, Gigi Petteni in una nota. “A valle dell”approvazione definitiva dei decreti attuativi del Jobs act, si rischia di vanificare l’operazione di chiarezza e pulizia su alcune forme di lavoro. La Cisl chiede di porre l’attenzione sull’utilizzo distorto di alcune forme di lavoro che rischiano di vanificare l’operazione di pulizia che il Governo ha avviato. In particolare per quanto riguarda la somministrazione di lavoro si sta verificando un fenomeno, tutt’altro che marginale, che sfocia in un utilizzo distorto di quanto previsto dal legislatore. Dai dati risulta che circa il 10 % della somministrazione di lavoro vede il coinvolgimento di un quarto soggetto che, avendo vinto un appalto, invia in missione presso l’ente o l’azienda appaltante lavoratori assunti tramite le Agenzie per il lavoro con contratto di somministrazione. Si realizza in tal modo un gioco al ribasso sui lavoratori in somministrazione, a cui non si applica più il CCNL delle aziende utilizzatrici, come previsto dalla normativa, bensì il CCNL della multiservizi che ha vinto l’appalto, andando a ledere la parità di trattamento retributivo e normativo dei lavoratori. Si deve evitare che la forma di flessibilità più tutelata e strutturata sia per i lavoratori che per le aziende, nella quale abbiamo tutti creduto, valorizzandola con la contrattazione collettiva che ha costruito una bilateralità virtuosa, venga snaturata. Riteniamo importante un intervento che vieti l’uso della somministrazione in caso di appalto, come tra l’altro già fatto nel Jobs Act con il lavoro accessorio”.
“Proprio sul lavoro accessorio, diverse aziende, anche a partecipazione pubblica e persino Comuni, lo stanno utilizzando per l’espletamento della normale attività aziendale e, onde poter rispettare il limite massimo di utilizzo per il singolo committente, pari a 2000 euro, si avvalgono di più lavoratori, ciascuno per un numero di ore settimanali e per un periodo che consenta di rimanere entro il tetto economico massimo. In altre parole, anzichè assumere, alcune aziende ricorrono a più lavoratori, nel corso dell’anno, per l’espletamento di una attività necessaria e perdurante nel tempo. Questi lavoratori, compensati con i voucher – conclude Petteni – operano poi sovente fianco a fianco dei dipendenti dell’azienda, svolgendo esattamente la stessa mansione. Anche in questo caso si rischia di snaturare uno strumento nato per contrastare il lavoro nero e non per creare precarietà. Chiediamo dei correttivi per evitare quelle che, peraltro, sono anche forme di dumping”

Ufficio Stampa Cisl