La somministrazione di lavoro in una prospettiva di genere, Roma 13 febbraio 2020

Roma, 14 febbrio 2020 – Si
è tenuta ieri presso il Cnel l’iniziativa di Ebitemp (Ente
Bilaterale Nazionale per i Lavoratori temporanei) promossa dalla
Commissione Pari Opportunità finalizzata a diffondere i risultati di
un’indagine conoscitiva sui flussi occupazionali femminili nella
somministrazione di lavoro corredata da un monitoraggio delle
prestazioni di welfare erogate dal sistema bilaterale alle
lavoratrici e lavoratori somministrati.

Roma, 14 febbrio 2020 – Si
è tenuta ieri presso il Cnel l’iniziativa di Ebitemp (Ente
Bilaterale Nazionale per i Lavoratori temporanei) promossa dalla
Commissione Pari Opportunità finalizzata a diffondere i risultati di
un’indagine conoscitiva sui flussi occupazionali femminili nella
somministrazione di lavoro corredata da un monitoraggio delle
prestazioni di welfare erogate dal sistema bilaterale alle
lavoratrici e lavoratori somministrati.

Si
è trattato di un appuntamento importante in quanto, per la prima
volta, è stato presentato un Report – elaborato con il supporto
tecnico dell’Osservatorio Ebitemp – attento “al genere” in un
ambito, quale quello della somministrazione che – all’interno del
mercato del lavoro – si dimostra particolarmente dinamico e attuale.

All’iniziativa
hanno preso parte diversi soggetti istituzionali, in particolare per
Cgil Cisl e Uil sono intervenute le Confederazioni – per la Cisl
presente la Responsabile del Coordinamento Nazionale Donne, Liliana
Ocmin – che si sono confrontate sulla materia con rappresentanti
dell’Istat (Dott.ssa Linda Laura Sabbadini) dell’Anpal (Dott.ssa
Anna Chiara Giorio) e del Ministero del Lavoro (Dott.ssa Valentina
Cardinali, Consigliera di Parità Regione Lazio).

Il
Report illustrato dalla Vicepresidente Ebitemp, Lucia Anile, con il
contributo del Presidente Giuseppe Biazzo, ha messo in luce aspetti
interessanti ovvero che nel 2018 sono state circa 189 mila le donne
impiegate con un contratto di lavoro in somministrazione su un totale
di circa 486 mila lavoratori (pari al 38,8%); che I livelli di
occupazione femminile nella somministrazione, in confronto a quelli
maschili, mostrano una minore variabilità rispetto al ciclo
economico, che le donne svolgono missioni più brevi e sono
sottoposte a un maggior turnover rispetto agli uomini e, infine, che
circa il 34% delle donne in somministrazione sono occupate a tempo
parziale contro il 12% circa dei colleghi maschi.

Dall’analisi
emerge, dunque, che nel complesso i livelli di occupazione femminile
nella somministrazione, rispetto a quelli maschili, mostrano una
minore variabilità che deriva in buona parte da una distribuzione
settoriale abbastanza “standardizzata” che vede prevalere la
componente maschile nel settore dell’industria in senso stretto e
quella femminile come più rappresentativa nel settore dei servizi e
del terziario. Ciò – come evidenziato anche durante i lavori del
convegno – ha determinato durante il ciclo di recessione connesso
alla crisi economica una maggiore contrazione del lavoro a sfavore
degli uomini conseguente proprio alla crisi più marcata del settore
industriale seguito da una lenta graduale ripresa dello stesso.

Come
FeLSA, che da sempre firmiamo insieme alla Cisl il CCNL, consideriamo
il contratto della somministrazione un contratto innovativo, moderno
e capace di dare risposte efficaci ad una platea di lavoratrici e
lavoratori che esprimono sensibilità e bisogni diversificati.

Nel
recente rinnovo sono conteute novità importanti che puntano a
rendere sempre di più questa soluzione contrattuale la più tutelata
nello scenario dei cosiddetti “contratti atipici”. Nello
specifico il nuovo articolato contrattuale oltre che rafforzare
l’impegno a salvaguardare il principio della parità salariale tra
i dipendenti diretti dell’azienda utilizzatrice e i lavoratori
somministrati tramite agenzia per il lavoro, contiene anche misure
importanti per quanto attiene al tema delle “donne”: in
particolare si rafforzano le prestazioni di welfare per il sostegno
alla maternità e alla genitorialità e se ne introducono di nuove
per quanto riguarda la prevenzione oncologica, nel cd “pacchetto
donna”.

Sul
tema delle “politiche di genere e di pari opportunità”, il CCNL
prevede tra le altre cose: il principio di prelazione per l’avvio
in missione almeno di pari livello e contenuto professionale delle
precedenti attività per quelle lavoratrici che vogliano rientrare a
lavoro a seguito del periodo di maternità come anche l’introduzione
di un nuovo compito in capo alla Commissione Pari Opportunità
istituita presso Ebitemp ovvero quello di individuare e promuovere
iniziative e/o strumenti idonei a prevenire ed affrontare le
eventuali forme di molestie e violenze nei luoghi di lavoro,
recependo quanto definito dall’Accordo Quadro Interconfederale del 26
gennaio 2016 sulle molestie e le violenze nei luoghi di lavoro.

L’azione
della FeLSA Cisl sui temi delle pari opportunità resta attraverso il
rinnovo del CCNL della somministrazione e la sua presenza all’interno
della stessa Commissione Pari Opportunità di Ebitemp, un impegno
concreto e tangibile.