Quali tutele pensare per le “Nuove Professioni” in un mercato del lavoro in costante trasformazione? La tanto attesa risposta è arrivata il 19 dicembre 2012, quando la Camera ha approvato in via definitiva il DdL n. 3270 che regolamenta le Associazioni delle Professioni non organizzate in ordini o collegi. (Vedere atti parlamentari : Camera – Senato).
Tale Legge ha segnato un punto di svolta legislativa per milioni di lavoratori delle Professioni non regolamentate, permettendo di riconoscere l’identità delle Associazioni Professionali.
“Dopo un decennio di discussioni – fa notare Ivan Guizzardi, segretario nazionale FeLSA Cisl – è stato cos è ottenuto il provvedimento che potrà offrire un primo significativo contributo per tutelare i cittadini che quotidianamente usufruiscono delle prestazioni di tali professionisti”. Ed aggiunge: “Grazie al benestare delle Associazioni di categoria, i consumatori potranno finalmente individuare professionalità certificate e riconoscere la concorrenza sleale”. La legge infatti favorisce la nascita e la scrematura di professioni prima ignorate e consentirà di legittimare le Associazioni come tutori di queste professionalità e garanti dei loro principi deontologici, dei loro percorsi formativi e dell’aggiornamento professionale.
Il numero di chi esercita professioni non regolamentate è davvero consistente, lo dice il CNEL che da oltre dieci anni monitora la situazione grazie alla “banca dati sulle associazioni professionali”.
L’età media dei professionisti non regolamentati è peraltro alquanto bassa, 41 anni e 8 mesi, ed il 90,2% ha un alto livello di formazione (diploma di scuola superiore o diploma di laurea). Stando poi ai dati IRES, i livelIi di reddito per tali lavoratori sono molto bassi, ancor più se si considera l’incertezza occupazionale e la discontinuità nelle relazioni di lavoro; l’82,8% lavora in monocommittenza o in pluricommittenza con committente principale.
La FeLSA CISL, unitamente a SINAPE, Spettacolo & Comunicazioni, SICESA aderenti a FeLSA, salutano positivamente l’approvazione della suddetta Legge portata avanti da questa Legislatura che, con serietà e competenza, ha difeso dagli attacchi delle lobby degli ordini professionali e dai numerosi tentativi posti in essere per affossarla.
Le nuove norme definiscono “professione non organizzata in ordini o collegi” l’attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo; naturalmente con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’Articolo 2229 del Codice Civile, e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.
La FeLSA CISL, unitamente a SINAPE, Spettacolo & Comunicazioni, SICESA aderenti a FeLSA, ritengono che con tale approvazione, il Parlamento Italiano si è reso protagonista di una pagina importante nella storia delle professioni italiane, in quanto rivoluziona costruttivamente il sistema rendendolo più efficace, competitivo e moderno, tema già ampiamente affrontato e dibattuto in un recente Convegno presso il CNEL dedicato alle Professioni non riconosciute organizzato dalla Felsa durante il mese di Luglio 2012.
Difatti, con tale Legge, si introduce il principio del libero esercizio della professione fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica del professionista, dando nel contempo dignità a più di tre milioni di Professionisti che hanno esercitato fino ad oggi la loro attività privi di tutele (essi rappresentano circa il 14% del bacino occupazionale producendo circa il 4% del PIL Nazionale).
Con questa Legge, le Associazioni divengono importanti organismi di tutela nei confronti dell’utenza e sarà quindi compito della FeLSA CISL, unitamente a SINAPE, Spettacolo & Comunicazioni, SICESA aderenti a FeLSA, vigilare sulla costruzione ed applicazione delle regole, dei criteri e delle procedure previste dalla Legge al fine che le Associazioni Professionali, secondo le proprie specificità, siano inserite nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico con trasparenza e correttezza.