Poste Italiane: la vertenza approda al Ministero del Lavoro

Roma 09 giugno 2020 – Continua la vertenza che coinvolge gli autisti assunti a tempo indeterminato da Adecco e somministrati presso Poste Italiane.

Roma 09 giugno 2020 – Continua la vertenza che coinvolge gli autisti assunti a tempo indeterminato da Adecco e somministrati presso Poste Italiane. Ad oggi risultano già in 17 i lavoratori a cui l’azienda utilizzatrice ha deciso di interrompere la missione al raggiugimento dei 24 mesi, in forza di una interpretazione unilaterale di una norma contenuta nel Decreto Dignità, tra l’altro riferita alla durata massima dei rapporti in somministrazione a tempo determinato, situazione ben diversa da quanto riguarda i lavoratori in questione, titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e frutto, ai tempi, di un accordo nazionale.Posizione ritenuta inaccettabile da parte dei sindacati, che stigmatizzano l’atteggiamento di Poste Italiane, che nel caso specifico rischia di mettere a repentaglio, per una errata interpretazione, la continuità occupazionale degli oltre 400 autisti, le cui missioni – al netto di quelle scadute a giugno – raggiungeranno i 24 mesi entro le prossime settimane.Dopo aver proclamato lo stato di agitazione, in data odierna FeLSA CISL assieme alle altre categorie di settore, nel rispetto delle procedure stabilite dalla legge, ha chiesto al Ministero del Lavoro – nella sua titolarità – di esperire tutti gli adempimenti in materia di procedure di raffreddamento e tentativo di conciliazione, nei quali – secondo quanto richiesto dalle OO.SS. – risulta necessaria anche la presenza di Poste Italiane.”In caso di mancati riscontri- dichiarano FeLSA CISL, NIDIL CGIL e UILTemp – si procederà con tutte le inziative di mobilitazione ritenute necessarie”.