Poste Italiane: qualcosa non torna. A rischio la continuità occupazionale di 250 autisti

Roma, 25 maggio 2020Si è tenuto venerdì 22 maggio us
l’incontro tra Felsa Cisl, Nidil Cgil, UILTemp e l’agenzia per il
lavoro Adecco SPA sulla vertenza che coinvolge circa 421 lavoratori
somministrati presso Poste Italiane SPA.

Roma, 25 maggio 2020Si è tenuto venerdì 22 maggio us
l’incontro tra Felsa Cisl, Nidil Cgil, UILTemp e l’agenzia per il
lavoro Adecco SPA sulla vertenza che coinvolge circa 421 lavoratori
somministrati presso Poste Italiane SPA.

Su sollecitazione organizzazioni
sindacali l’Agenzia per il Lavoro ha comunicato l’intenzione
dell’azienda utilizzatrice di non prorogare i periodi di
assegnazione di circa 250 addetti autisti con contratti a tempo
indeterminato con Adecco, che tra il 30 giugno 2020 e il 30 settembre
2020 termineranno la loro assegnazione raggiungendo i 24 mesi di
anzianità di missione presso Poste Italiane Spa

Da precedenti interlocuzioni con
l’Agenzia si evidenzia che parallelamente Poste italiane s.p.a ha
incaricato la ricerca di altre 100 figure professionali assimilabili
alla mansione di addetto ai trasporti: tale prospettiva dimostrerebbe
uno scenario di evidente crescita di questo segmento commerciale.

In questo senso non si comprendono le
ragioni di questa ipotesi ventilata di interrompere l’esperienza
lavorativa presso Poste di lavoratori che in questi giorni, in piena
emergenza COVID-19, hanno garantito il servizio e la possibilità a
migliaia di cittadini di “stare a casa” trasportando prodotti,
beni e corrispondenza con impegno e responsabilità. È altresì
evidente la possibilità per i lavoratori assunti a tempo
indeterminato dal somministratore di essere inviati in missione sia a
tempo indeterminato che a termine presso gli utilizzatori senza
obbligo di causale o limiti di durata, come già chiarito dal
Ministero del Lavoro con la circolare n.17 del 31 ottobre 2018.

La nostra azione ha sempre mirato
alla continuità occupazionale, infatti abbiamo siglato due accordi
con Adecco per favorire l’instaurarsi di contratti a tempo
indeterminato ma, a quanto pare, questo non ha portato ad un cambio
di prospettiva da parte di Poste Italiane, che di fatto continua a
mantenere un atteggiamento di chiusura a questo punto
incomprensibile.

Continueremo a lavorare in questa
direzione, consapevoli del fatto che dopo un ulteriore fase
interlocutoria avremo la necessità di valutare azioni di
mobilitazione nazionali se le nostre richieste non verranno accolte.

FeLSA CISL NIDIL CGIL UILTemp