Nel presentare il modello 730 o il modello 740, quello utilizzato per la dichiarazione dei redditi, il contribuente può detrarre alcune spese sostenute per sè o per i familiari a carico. In questo modo si riduce la base su cui pagare imposte e tasse. Vediamo insieme come procedere.
Nel presentare il modello 730 o il modello 740, quello utilizzato per la dichiarazione dei redditi, il contribuente può detrarre alcune spese sostenute per sè o per i familiari a carico. In questo modo si riduce la base su cui pagare imposte e tasse. Vediamo insieme come procedere. Quali sono le spese che si possono detrarre? Per capire come detrarre le spese, occorre anzitutto fare una distinzione tra le cosiddette spese deducibili e spese detraibili.
L’imposta lorda si calcola applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le aliquote Irpef divise per scaglioni. Vuol dire che di fronte ad un reddito complessivo di 20.000 euro e 2.000 euro di spese deducibili, il reddito imponibile scende a 18.000 euro. È su questa base che si può quindi procedere al calcolo delle detrazioni. Le spese detraibili comprendono:
Rientrano nella categoria anche le erogazioni liberali ad enti o associazioni benefiche piuttosto che alle Onlus o alle fondazioni. Inoltre, per quanto riguarda i figli a carico, può essere portato in detrazione l’Assegno unico e universale. Quanto alle spese detraibili, racchiudono:
A quanto indicato si aggiungono le erogazioni liberali destinate ad enti o associazioni benefiche, culturali e scientifiche. TI OCCORRE UNA CONSULENZA FISCALE? CONTATTACICome si scaricano le spese mediche dal 730?In tema di detrazioni d’imposta, le spese mediche sono una delle voci alle quali i contribuenti rivolgono grande attenzione. Per ottenere il rimborso di queste spese nei periodi d’imposta considerati, occorre compilare in modo corretto il modello 730 (o il modello 740 per le persone fisiche a seconda dei casi) ed è necessario che i pagamenti siano tracciabili. È un passaggio chiave per procedere all’operazione. Per questa ragione può essere utile rivolgersi ad un Caf, come ad esempio a Caf CISL, per essere supportati in fase di domanda. La detrazione del 19% è subordinata al pagamento con strumenti tracciabili. Fanno eccezione gli acquisti di medicinali e di dispositivi medici piuttosto che le prestazioni rese da strutture pubbliche o private accreditate al SSN. In questi casi è ammesso un pagamento in contante, mentre presso farmacie o parafarmacie bisogna utilizzare, per esempio, bancomat, carte di credito o prepagate. Inoltre, i documenti di spesa che permettono benefici fiscali devono riportare la natura del prodotto acquistato. Questa può quindi essere indicata con sigle, abbreviazioni o terminologie che permettono di riferirsi al farmaco:
Oltre all’acquisto dei medicinali, sotto la voce di spese detraibili mediche ritroviamo:
Ci sono poi i dispositivi medici:
Una qualificata assistenza fiscale agevola il contribuente nel completare i passaggi per vedersi riconoscere le spese sostenute per l’acquisto di prodotti medici. Il servizio è offerto anche dai Caf. L’acquirente, da parte sua, deve conservare con cura e attenzione tutta la documentazione prodotta ed emessa non solo per sè, ma anche per spese sostenute per:
Nello specifico, per familiari fiscalmente a carico si intendono:
Il loro status di familiari a carico rimane anche nell’ipotesi in cui non convivano con il contribuente o siano residenti all’estero. Al contrario, con altri familiari è necessario che, per risultare a carico, convivano con il contribuente o siano destinatari di un assegno emesso da lui, senza alcun provvedimento giudiziario. I familiari in questione sono:
Sono richiesti atti o situazioni giuridicamente validi per far risultare questi rapporti di parentela e affinità. TI OCCORRE UNA CONSULENZA FISCALE? CONTATTACICome scaricare la spesa?Una particolare categoria di lavoratori è coinvolta dalla detrazione relativa alle spese sostenute. È quella dei liberi professionisti titolari di partita iva. La spese deducibili rappresentano infatti un aspetto cruciale nella gestione finanziaria di un’attività imprenditoriale. Sapere quali di esse possano essere scaricate è fondamentale per ottimizzare la dichiarazione dei redditi e ridurre quindi l’imponibile fiscale. Il titolare di una partita iva in regime ordinario può dedurre le seguenti spese.
Il primo step da compiere per scaricare la spesa legata all’attività professionale prevede dunque una conservazione precisa e puntuale dei pagamenti da presentare al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi. Un esperto del campo è una risorsa alla quale rivolgersi anche per ricevere aggiornamenti sulle misure normative vigenti ed eventuali modifiche. È bene chiarire che chi rientra nel regime forfettario non può avvalersi di queste detrazioni. Il motivo della diversità di trattamento fiscale rispetto ad un professionista in regime ordinario è proprio nella natura stessa del forfettario. Prevede già un regime fiscale agevolato, con un’aliquota del 15% sull’imponibile, ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività. La tassazione è cos è più bassa in partenza rispetto al regime ordinario, nel quale invece sono applicate diverse aliquota a seconda delle fasce di reddito:
Il reddito imponibile, tanto nell’ordinario quanto nel forfettario, rimane quello compreso fra l’1 gennaio e il 31 dicembre di ciascun anno. TI OCCORRE UNA CONSULENZA FISCALE? CONTATTACICosa si scarica al 100%Per quanto riguarda la deducibilità dei costi per un titolare di partita iva ordinaria, la normativa di riferimento in Italia è il Dlgs. 917/86, il Testo unico delle imposte sui redditi. Prevede tre criteri da tenere in considerazione:
Per inerenza si intende la correlazione tra la spesa effettuata e l’attività professionale. Deve quindi esserci un valido legame tra quanto viene acquistato e il suo utilizzo per svolgere la professione. Certezza e determinabilità richiedono invece un documento fiscale valido che accerti la spesa. Il criterio del principio di cassa rimanda all’aspetto temporale: possono essere dedotte solo le spese concluse nell’anno fiscale in corso. Accertato che i costi sono deducibili, resta da capire in che percentuale e tenendo a mente i costi deducibili permettono di abbassare la base imponibile.
Appare evidente e chiaro quanto sia strategico per un libero professionista avere accanto un consulente esperto e preparato. La gestione delle questioni fiscali può rivelarsi complessa ed è soggetta a cambiamenti normativi frequenti. Tra gli intermediari che offrono questa tipologia di servizi rientrano le associazioni di categoria e i patronati. Aiutano ad ottimizzare la posizione fiscale e a sfruttare tutte le deduzioni e tutte le agevolazioni disponibili, consentendo al contribuente di risparmiare denaro. Guidano nella corretta compilazione della documentazione richiesta e nella presentazione della dichiarazione dei redditi, evitando di incorrere in errori costosi e potenziali sanzioni. L’obiettivo è di massimizzare il rendimento e minimizzare l’impatto fiscale. In questo modo, non vengono meno tranquillità e sicurezza, due rassicurazioni imprescindibili per svolgere al meglio il lavoro da libero professionista.
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