Rappresentare le specificità del lavoro in una rinnovata confederalità. A Roma la tavola rotonda organizzata dalla FeLSA Cisl

Questo
il titolo della tavola rotonda che si è svolta stamattina a Roma
presso l’Hotel Massimo D’Azeglio e promossa dalla FeLSA Cisl
Nazionale al fine di rilanciare una riflessione sulle azioni di
rafforzamento della rappresentanza sui luoghi di lavoro in un’ottica
confederale.

Questo
il titolo della tavola rotonda che si è svolta stamattina a Roma
presso l’Hotel Massimo D’Azeglio e promossa dalla FeLSA Cisl
Nazionale al fine di rilanciare una riflessione sulle azioni di
rafforzamento della rappresentanza sui luoghi di lavoro in un’ottica
confederale.

Come
possiamo rispondere ai cambiamenti in atto? Abbiamo voluto ragionare
su quali siano gli spazi di contrattazione attraverso un ragionamento
comune con la Fai, FP , Fisascat e Inas, categorie e servizi della
Cisl con cui sono stati già messi in campo percorsi virtuosi di
collaborazione sui territori. La nostra forza nella Cisl è sempre
stata quella di tenere insieme tutte le specificità attraverso una
azione sinergica confederale Abbiamo ritenuto importante partire
dalle testimonianze di tre delegati, lavoratori e lavoratrici che
hanno scelto di mettere a disposizione il loro tempo per dare
risposte non solo ad un bisogno personale a bisogni diffusi”

cos è il Segretario Generale della categoria introduce i lavori della
mattinata.

Sono
proprio i percorsi comuni da favorire assolutamente sui territori, il
volano per una azione sindacale efficace che permetta, attraverso il
contributo di tutti, il raggiungimento di obiettivi concreti come
testimonia Gianluca Pagliarini, RSA FeLSA Cisl Umbria in missione
presso Eskigel “Abbiamo
iniziato con la Fai Umbria una semina fruttuosa, due anni di lotte,
confronto e assemblee tutte finalizzate ad assicurare la continuità
occupazionale e la salvaguardia dei lavoratori impegnati nella
stagionalità. Sono orgoglioso che il mio cammino professionale mi
abbia portato fin qui”.

Dello
stesso parere anche Alberto Guida, RSA FeLSA Cisl Lazio in missione
presso ASL Roma 6 “un percorso in salita che grazie alla tenacia
dell’azione congiunta delle categorie laziali di FeLSA e FP ci
hanno portato ad ottenere la stabilizzazione in somministrazione di
svariate unità di personale”.

Un
esempio di continuità associativa sui luoghi di lavoro è
rappresentata da Silvia Vargiu, ora RSA Fisascat Lombardia, già RSA
FeLSA presso il call center Lombardia Contact “ho avuto il
piacere di essere dapprima rappresentante sindacale aziendale dei
lavoratori somministrati ed ora dei dipendenti diretti dell’azienda:
5 anni di azione sinergica sul territorio tra le due federazioni ci
ha portati – partendo dalla difficoltà di farsi ascoltare -ad
ottenere ben 53 assunzioni. La più grande soddisfazione è stata di
lasciare la mia eredità ad una nuova RSA FeLSA”.

Dobbiamo
lavorare bene sulla parità di trattamento, il principio di una buona
legge deve essere tradotto in buone condizioni di lavoro, favorendo
la buona flessibilità”
sostiene Roberto Benaglia, Segretario
Nazionale della Fai Cisl.

Per
Maurizio Petriccioli, Segretario Generale della Cisl FP “ragionare
insieme ci permette di valorizzare il ruolo del sindacato e favorire
il protagonismo dell’iscritto nella continuità associativa”.

Un
sindacato che non guardi solo alla tutela del singolo, ma che sia
capace di tenere dentro diversi bisogni di tutti i lavoratori che
prestano la loro attività nello stesso luogo di lavoro, a
prescindere dalla diversa forma contrattuale”
è il punto di
vista di Davide Guarini, Segretario Generale della Fisascat Cisl.

Abbiamo
bisogno di agorà: stare insieme per leggere le nuove esigenze nel
cambiamento. Categorie forti rendono autorevole tutta la Cisl”

sostiene Gigi Petteni, Presidente Cisl Inas.

Un ampio dibattito, ricco di spunti di riflessione e proposte per
prossimo futuro.

La
nostra confederalità è una conquista:valorizziamola! Significativo
il protagonismo della FeLSA Cisl espresso attraverso le parole di
orgoglio dei delegati. Dobbiamo lavorare insieme per costruire una
contrattazione inclusiva che porti risultati per tutti i lavoratori
coinvolti nel perimetro sindacale. Per far ciò è necessario il
contributo di tutti, ognuno per il proprio pezzo all’interno di una
efficace azione confederale”

conclude Giorgio Graziani, Segretario Confederale della Cisl.