Sciopero sanità: distanziati ma uniti per rivendicare premialità e stabilizzazioni!

Comunicato unitario

Grande
partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori somministrati in
sanità allo sciopero generale indetto da FELSA CISL, NIdiL CGIL e
UILTemp.

Comunicato unitario

Grande
partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori somministrati in
sanità allo sciopero generale indetto da FELSA CISL, NIdiL CGIL e
UILTemp.

Un grido comune rilanciato con forza dalle piazze e finora
rimasto inascoltato. Un appuntamento di mobilitazione molto
importante per rivendicare, nel pieno rispetto del principio di
parità di trattamento, il giusto riconoscimento ai professionisti
della sanità che hanno contribuito, assieme ai dipendenti delle
strutture del servizio sanitario nazionale, alla complessa gestione
dell’ emergenza sanitaria Covid 19, mettendo a disposizione la
propria professionalità, in molti casi anche nella completa
incertezza occupazionale, in quanto titolari di contratti di lavoro a
termine.

Un impegno però di cui finora sono risultate
“irriconoscenti” le Regioni, che nella maggior parte dei casi
escludono questi lavoratori e queste lavoratrici dal riconoscimento
delle premialità, invece previste per i dipendenti diretti e lo
Stato che ancora oggi, attraverso le norme contenute nella cd Legge
Madia, non riconosce l’esperienza di questa professionalità nelle
quote di riserva previste per i processi di stabilizzazione. Si
ritengono soddisfatte FELSA CISL, NidiL CGIL e UILTemp, le cui
delegazioni sono state ricevute dal vice capo di Gabinetto vicario e
dal direttore generale delle professioni sanitarie del Ministero
della Salute. È stata riconosciuta l’importantanza del lavoro svolto
in questi mesi di pandemia e in generale dalle lavoratrici e i
lavoratori somministrati presso la sanità pubblica. Inoltre è stato
condiviso un percorso finalizzato a trovare soluzioni specifiche alle
problematiche evidenziate alla base dello sciopero e delle
manifestazioni odierne. Le OO.SS. hanno proposto di individuare fin
da subito uno strumento normativo per riconoscere le indennità
relative al periodo Covid nell’ottica della parità di trattamento.

Il Ministero ha dimostrato grande attenzione al tema invitando le
OO.SS. ad elaborare proposte specifiche. Il tema del superamento
della discriminazione per l’accesso dei somministrati ai concorsi
pubblici ha ricevuto altrettanta attenzione da parte del Ministero
che, avendo ben presente la problematica, si è impegnato per la
ricerca di una soluzione condivisa specifica per il comparto
sanitario.

Un ringraziamento particolare a quanti hanno partecipato
attivamente ai presidii e a coloro che non hanno potuto essere
presenti nelle piazze a causa del contingentamento del personale
previsto per i servizi pubblici essenziali: questo testimonia quanto
le lavoratrici ed i lavoratori somministrati siano fondamentali per
garantire il buon funzionamento del servizio sanitario nazionale. Un
ringraziamento va anche alle Confederazioni CGIL CISL UIL per il
sostegno attivo a questa complicata e importante vertenza.
“Continueremo nella nostra mobilitazione sollecitando il Governo
Centrale e le Istituzioni Regionali finchè non sarà riconosciuta la
parita’ di trattamento retributiva e normativa per i lavoratori e
le lavoratrici che ogni giorno rappresentiamo ” dichiarano FELSA
CISL, NIdiL CGIL e UILTemp.

FeLSA CISL NIDIL CGIL UILTemp