Somministrati nella sanita’: il 24 luglio è sciopero generale. Presidio nazionale presso il Ministero della Salute a Roma

Nel corso delle ultime settimane le Strutture Nazionali di FeLSA
CISL, NidiL CGIL, UILTemp, categorie di rappresentanza dei lavoratori
atipici, hanno tenuto alta l’attenzione sulla situazione degli
oltre 12 mila lavoratori e lavoratrici somministrati dalle agenzie
per il lavoro nel comparto sanità
.

Nel corso delle ultime settimane le Strutture Nazionali di FeLSA
CISL, NidiL CGIL, UILTemp, categorie di rappresentanza dei lavoratori
atipici, hanno tenuto alta l’attenzione sulla situazione degli
oltre 12 mila lavoratori e lavoratrici somministrati dalle agenzie
per il lavoro nel comparto sanità
. In questi giorni infatti, a
livello regionale sono in via di definizione i trattamenti economici
accessori ed integrativi in favore del personale sanitario impegnato
durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e nonostante i
solleciti di parte sindacale per una applicazione corretta del
principio della parità di trattamento prevista dalla legge, i
lavoratori somministrati risultano esclusi, in quasi tutte le
regioni, dai sopracitati trattamenti, creando cos è situazioni di
inconcepibile disparità tra lavoratori impegnati fianco a fianco
nella lotta al virus.

Tale disparità di trattamento si aggiunge ad una pratica diffusa
di esclusione dei somministrati anche dai risultati della
contrattazione decentrata ordinaria e dai relativi premi.

Si aggiunga a ciò la richiesta delle scriventi Categorie di
superare le disposizioni previste dal D. Lgs. 25 maggio 2017 n. 75,
che escludono in maniera discriminatoria, i lavoratori somministrati
dall’accesso alle quote riservate per la partecipazione ai concorsi
pubblici.

Per tutti questi motivi, si è intrapreso un percorso di
mobilitazione a livello regionale e nazionale, chiedendo,
l’intervento del Ministero del Lavoro, del Ministero della Salute,
del Ministero per la Pubblica Amministrazione e della Conferenza
Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le
ProvincieAutonome di Trento e Bolzano.

Pertanto, a seguito della proclamazione dello stato di agitazione
nazionale, nella giornata di giovedì 9 luglio us si è svolta presso
il Ministero del Lavoro la procedura di raffreddamento. Il tentativo
di conciliazione ha dato esito negativo, non ricevendo nessun tipo di
garanzie e di impegni finalizzati a intraprendere un percorso volto
alla risoluzione delle problematiche evidenziate.

Alla luce del percorso sindacale fin qui svolto, FeLSA CISL, Nidil
CGIL e UILTemp hanno proclamato lo sciopero nazionale dei lavoratori
somministrati impegnati nel comparto sanità per l’intera giornata
di venerdì 24 luglio 2020, prevedendo per quella data un presidio
nazionale presso il Ministero della Salute e altri quattro presidi
regionali a Torino, Milano Bologna e Pordenone.

Le Organizzazioni sindacali chiedono con forza alle
Amministrazioni pubbliche a tutti i livelli di trovare soluzioni
adeguate e invitano i lavoratori interessati alla massima
partecipazione, al fine di dare forza a questa importante
mobilitazione per il riconoscimento del giusto merito per l’impegno
e il lavoro svolto nella fase emergenziale, per avere gli stessi
trattamenti e per dare stabilità e futuro ai rapporti di lavoro.