Somministrazione: Per il mese di marzo garantita la retribuzione per i lavoratori attraverso il Fondo di Solidarietà bilaterale di settore.

In un momento di grande incertezza, in cui l’emergenza sanitaria
la fa da padrona e porta con se tutti gli effetti negativi che
impattano su salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e sull’
‘economia globale, un segnale positivo viene lanciato da
Organizzazioni Sindacali e Datoriali di settore della
somministrazione.

In un momento di grande incertezza, in cui l’emergenza sanitaria
la fa da padrona e porta con se tutti gli effetti negativi che
impattano su salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e sull’
‘economia globale, un segnale positivo viene lanciato da
Organizzazioni Sindacali e Datoriali di settore della
somministrazione.

Attraverso l’accordo tra le parti sociali, siglato lo scorso 6
marzo, sarà garantita la retribuzione per le ore lavorate e per il
trattamento di integrazione salariale a tutti i lavoratori e
lavoratrici attivi, attraverso un anticipazione del Fondo di
Solidarietà costituito presso Formatemp e pagato in busta paga
dalle Agenzie oltre al versamento degli oneri contributivi. Una
grande prova di responsabilità del sistema che conferma la
somministrazione come la forma più garantita e tutelata all’interno
del mercato della”flessibilità”. Resta ancora aperta la
domanda sul mese di aprile, il quale, per trovare piena copertura,
avrà bisogno di chiarezza da parte del Governo e del Ministero
sullo stanziamento spettante al Fondo.

Ora è necessario uno sforzo in più: garantire la continuità
occupazionale di tutti i rapporti di lavoro procedendo con la
proroga dei contratti in scadenza per quelle lavoratrici e quei
lavoratori in missione presso aziende in costanza di ammortizzatori
sociali. Come già sollecitato alla Ministra Catalfo attraverso note
unitarie da Cgil, Cisl e Uil Confederali e Felsa, Nidil e Uiltemp
Nazionali, al fine di scongiurare la cessazione massiva di tutti i
contratti che malauguratamente vedessero la propria scadenza
all’interno di questo periodo, ciò comportando non solo la perdita
del salario ma anche la possibilità per il lavoratore di rientrare a
lavoro al termine dell’emergenza in quanto sottoposto al vincolo
della causale.

Il momento critico che stiamo vivendo richiede la massima
responsabilità, al fine di assicurare continuità occupazionale e di
reddito a lavoratori temporanei affinchè non subiscano doppiamente
gli effetti della crisi.

Auspichiamo che il Ministero chiarisca quanto prima questi
elementi che rischiano di lasciare in un limbo centinaia di migliaia
di lavoratori