Sostegno al reddito (SaR): come inoltrare la domanda e verificare stato

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Per i lavoratori somministrati che rimangono disoccupati l’ente bilaterale Formatemp versa un Sostegno al reddito che può andare da 780 a 1.000 euro. Ecco chi può ottenerlo e come fare richiesta

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Il Sostegno al reddito (SaR) è un’indennità economica versata dall’ente bilaterale Formatemp ai lavoratori somministrati che sono disoccupati e rispettano una serie di requisiti. Si tratta dunque di un aiuto, fra le altre misure di sostegno previste per questa categoria di contratti, che può andare da 780 a 1.000 euro e viene versato alle persone che restano senza lavoro tra un impiego e l’altro, per un periodo piuttosto lungo.

Vediamo chi ha diritto a richiederlo e come si può presentare la domanda per il Sostegno al Reddito (SaR).

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Cos’è il sostegno al reddito SaR?

Il Sostegno al Reddito (SaR) è un aiuto economico versato dall’ente bilaterale Formatemp ai lavoratori somministrati che rimangono senza lavoro per almeno 45 giorni. Può andare dai 780 euro fino ai 1.000 euro e richiede il rispetto di una serie di requisiti.

Forma.Temp è il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione, costituito dalle due associazioni di rappresentanza delle Agenzie per il Lavoro-ApL (Assolavoro e Assosomm) e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori somministrati, tra cui Felsa Cisl e le tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

Si tratta di una forma di sostegno al reddito specifica per i lavoratori somministrati (gli ex interinali) che rispettano una serie di requisiti e che in questo modo possono ricevere un’indennità per aiutarli nel periodo di disoccupazione forzata.

Chi ha diritto al sostegno al reddito?

Possono richiedere il Sostegno al Reddito (SaR) i lavoratori somministrati che abbiano un rapporto di lavoro terminato da almeno 45 giorni e abbiano lavorato almeno 90 o 110 giorni nei 12 mesi precedenti.

I lavoratori coinvolti sono i somministrati precedentemente assunti con un contratto a tempo determinato o indeterminato, anche in apprendistato.

Per fare domanda bisogna nel dettaglio rispettare i seguenti requisiti:

  1. essere disoccupati da almeno 45 giorni e aver maturato almeno 110 giorni di lavoro nell’arco dei 12 mesi precedenti all’ultimo giorno di somministrazione (oppure 440 ore di lavoro nel caso di contratti part-time misto, part-time verticale o contratti con monte ore garantito);
  2. essere disoccupati da almeno 45 giorni e aver terminato la procedura in mancanza di occasioni di lavoro;
  3. essere disoccupati da almeno 45 giorni di lavoro e aver maturato almeno 90 giorni di lavoro nei 12 mesi precedenti all’ultimo giorno di somministrazione (o 360 ore di lavoro per i contratti part-time misto, part-time verticale o contratti con monte ore garantito).

Il conto dei giorni lavorati deve includere anche le giornate di ferie e malattia. Ed è possibile richiedere il Sostegno al reddito anche più volte, ogni volta che si maturano i requisiti richiesti.

Le somme versate come Sostegno al Reddito (SaR) ai lavoratori che ne fanno richiesta possono essere:

  • 1.000 euro lordi, nel caso delle categorie 1 e 2 dell’elenco precedente, quindi con 110 giorni lavorati nei 12 mesi precedenti al termine del lavoro in somministrazione o nel caso di procedura per mancanza di occasioni di lavoro;
  • 780 euro per la categoria 3, quindi per il lavoratori somministrato che abbia almeno 90 giorni di lavoro nei 12 mesi precedenti al termine del contratto.

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Come ottenere SaR?

La domanda per ottenere il Sostegno al Reddito (SaR) si fa sul portale online di Formatemp o rivolgendosi ai sindacati come Felsa Cisl, in un periodo compreso tra il 106° e il 173° giorno successivo all’ultimo giorno di lavoro in somministrazione.

Queste scadenze vengono fuori dal calcolo previsto da Formatemp per accedere all’indennità.

Per inoltrare la domanda infatti bisogna che il lavoratore:

  • sia disoccupato da almeno 45 giorni;
  • attenda 60 giorni per inoltrare la domanda;
  • da quel momento ha altri 68 giorni per fare richiesta, perchè una domanda tardiva non viene presa in considerazione.

Il risultato di questi requisiti è che il lavoratore, come detto, può fare richiesta di Sostegno al Reddito (SaR) tra il 106° e il 173° giorno successivo all’ultimo rapporto di lavoro come somministrato. Per verificare che si possa presentare la domanda, Formatemp mette a disposizione una sezione del proprio sito che fa il calcolo.

Ovviamente il lavoratore che dopo i 45 giorni di disoccupazione torna a essere occupato può comunque ottenere il sostegno, non perde quindi i requisiti. Per il calcolo esatto dei giorni lavorativi, cos è come per eventuali sospensioni della disoccupazione nel caso di contratti di breve durata (una settimana), Formatemp ha previsto modalità di ricalcolo del Sostegno al reddito. Per essere sicuri di poterlo richiedere ci si può far aiutare dagli sportelli Felsa Cisl.

Per verificare di avere i requisiti e verificare anche lo stato della domanda avanzata, l’ente Formatemp ha una sezione specifica sul proprio sito cui si accede inserendo:

  • il numero di protocollo della domanda;
  • il proprio codice fiscale.

Cosa sono le forme di sostegno al reddito?

Le forme di sostegno al reddito, prese nel loro complesso, sono invece misure di aiuto previste dal sistema di welfare italiano che vengono erogate dagli istituti come Inps o dalle istituzioni locali (ma anche da enti bilaterali) a lavoratori in condizioni di difficoltà.

Solo l’Inps, nel suo portale specifico per le forme di sostegno al reddito, ne elenca diverse, che possono essere richieste rispettando diversi requisiti a seconda della misura.

Si va dalla composizione dei nuclei familiari alla tipologia di lavoro subordinato, dalla presenza o meno di ammortizzatori sociali all’eventuale esistenza di un fondo di solidarietà di categoria, fino alle altre forme di integrazione salariale previste dalla legge che devono essere versate ai lavoratori.

Tra le principali forme di sostegno al reddito versate dall’Inps possiamo ricordare:

  • la NASpI;
  • l’ASpI, la disoccupazione, la mobilità e il trattamento speciale per l’edilizia;
  • la Disoccupazione o ANF agricola;
  • le indennità di Maternità e i vari aiuti previsti per il nucleo familiare con figli;
  • i sostegni pensati per la Disabilità;
  • l’Assegno ordinario per il congedo matrimoniale.

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